Dello Buono Dimitri – Responsabile Laboratorio geoSDI – CNR 20/02/2021
Le costruzioni hanno una vita e la loro vita dipende da come sono state concepite ma soprattutto da come si gestiscono e si manutengono. Con il passare del tempo la tecnologia ci ha messo nelle condizioni di migliorare i materiali e ridurre gli sprechi.
Obiettivo principale erano costi ridotti, velocità di esecuzione e miglioramento delle prestazioni.
Erroneamente si valuta una nuova costruzione nel momento in cui la si acquista ma solo poi si apprezza il vero valore ossia quando la si utilizza.
I materiali e le tecniche di costruzione cambiano quando vogliamo un risultato migliore. Avere una migliore resa in tutto il ciclo di vita richiede una spesa superiore all’acquisto che poi si recupera durante il suo utilizzo.
I materiali, poi, vanno smaltiti, gli scarti riciclati e i consumi necessari per la manutenzione e la gestione calcolati.
La transizione digitale, oggi, permette di conoscere cosa accade quando facciamo delle scelte progettuali. Possiamo quindi sapere come cambia la vita della nostra costruzione quando scegliamo un materiale al posto di un altro o se pensiamo a soluzioni che ci diano vantaggio alla lunga o nel breve ma che pagheremo poi.
Oggi possiamo raggiungere un livello di progettazione che non è più il semplice disegno fatto su dei fogli di carta ma un vero e proprio gemello digitale della nostra opera. Il Gemello Digitale ci segue da prima che l’opera venga realizzata fino a quando viene consegnata. Poi continua a esserci utile quando la modifichiamo ed infine quando dovremo smaltirla casomai riciclando i materiali e le componenti che abbiamo utilizzato.
Il Digital Twin, così si chiama questo livello progettuale, a breve sarà il libretto di istruzioni della nostra costruzione e annoterà tutto quello che facciamo nel tempo.
Qualcuno lo chiama fascicolo del fabbricato altri dossier dell’opera. Ci permetterà anche di scambiare informazioni con i “libretti” delle altre costruzioni e quindi potremo ottimizzare anche gli scambi tra costruzioni ( energia, acqua, utilizzo, etc..). Se ci pensiamo bene questo serve a noi stessi visto che siamo gli utilizzatori delle opere che costruiamo.
L’industria e l’edilizia sono cresciute a velocità diverse e dobbiamo dirci che l’edilizia non sia andata così avanti come l’industria che ormai viaggia verso Industria 5.0 mentre l’edilizia è ancora molto dietro.
Le opere edili e le costruzioni pagano lo scotto di non aver investito nel digitale e di non aver innovato a sufficienza. Questo però ci offre grandi margini di miglioramento e permetterà di avere un controllo completo su quello che un’opera deve garantire e realizzare.
Creare costruzioni che siano efficienti ci induce a farle considerando tutto: consumi, gestione, smaltimento; e quindi possiamo dire che una corretta transizione digitale ci farà tendere verso la sostenibilità.
Conosceremo meglio le opere in tutti i loro aspetti che oggi siamo portati a ignorare o tralasciare, volutamente o inconsapevolmente.
A buon intenditor poche parole.
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